Segnalazione, Guardia Medica di Brindisi chiusa dalle 22:30, numero di emergenza sempre occupato e dal citofono la mandano in Pronto Soccorso per una lombosciatalgia

Una banale ma dolorosa lombosciatalgia notturna e la Guardia Medica di Brindisi sono i protagonisti della segnalazione arrivata alla nostra redazione da una lettrice e dalla sua famiglia che, dopo essersi trovata nella situazione segnalata, ha avuto modo di constatare come la sua non sia una vicenda isolata nel tempo, ma come invece, negli ultimi mesi, forse anche anni, si si sia ripetute diverse volte nel tempo, vicende raccontatele da altri pazienti. A questo punto M.C., 60enne brindisina ha voluto raccontarci la sua disavventura.
Come detto, l’inizio della vicenda è collegata ad un improvviso e doloroso attacco di lombosciatalgia che ha colpito la signora durante la notte, in orario decisamente inoltrato. Dopo non aver avuto riscontro dai medicinali già presenti in casa, si è resa conto di dover rivolgersi ad un medico per una terapia immediata. Consapevole della situazione di emergenze, decisamente più importanti di cui giornalmente il pronto soccorso cittadino è inondato, la donna con buon senso ha pensato di recarsi presso l’ambulatorio della Guardia Medica, nell’ex ospedale “Di Summa”. Una volta arrivata però, la signora, in preda ai dolori, si è trovata davanti ad un cartello messo a copertura del citofono che mette in contatto con i medici del presidio, quello che vedete in foto, un avviso ai pazienti che l’ambulatorio è chiuso e, solo in caso di emergenza, invita a telefonare al numero indicato. La donna aiutata dai parenti ha telefonato più volte al numero trovandolo sempre occupato, come se lo stesso telefono fosse staccato. Esasperati per la situazione decidono di spostare il foglietto d’avviso e citofonare. Dall’altra parte, una voce risponde di rivolgersi direttamente al Pronto Soccorso dell’Ospedale “Perrino”  senza fornire ulteriori informazioni.
Al termine della vicenda la nostra lettrice, alla quale sarebbe bastata la somministrazione di una terapia ad hoc e comunicabile in pochi minuti, ha dovuto cedere alla necessità recandosi presso l’ospedale “Perrino”, dove, per chiudere in una meravigliosa cornice comica, i medici di turno le hanno chiesto come mai non si fosse recata alla Guardia Medica!