Stato di agitazione nella ASL Brindisi, i sindacati FIALS, CIMO-FESMED e ANAAO-ASSOMED chiedono interventi urgenti a tutela del personale sanitario a garanzia della continuità assistenziale

Stato di agitazione nella ASL Brindisi, i sindacati FIALS, CIMO-FESMED e ANAAO-ASSOMED chiedono interventi urgenti a tutela del personale sanitario a garanzia della continuità assistenziale

Comunicato stampa a firma di Giuseppe Carbone per il sindacato FIALS, Pierpaolo Peluso per CIMO-FESMED e Salvo Minniti per ANAAO-ASSOMED sulla agitazione nella Asl Brindisi del personale sanitario. Di seguito il testo:
<<Le Organizzazioni Sindacali FIALS, CIMO-FESMED e ANAAO-ASSOMED, rappresentando le preoccupazioni e le istanze della maggioranza dei dipendenti della ASL di Brindisi, annunciano la dichiarazione di stato di agitazione a seguito delle gravi criticità irrisolte all’interno dell’azienda sanitaria. Nonostante i numerosi tentativi di dialogo con la Direzione Generale, i problemi che affliggono il personale e il servizio sanitario locale persistono, mettendo a rischio la continuità assistenziale e la qualità delle cure. La situazione si presenta estremamente preoccupante sotto diversi aspetti. In primo luogo, la carenza di organico è diventata una vera e propria emergenza. La mancanza di medici, infermieri e personale amministrativo ha raggiunto livelli insostenibili, costringendo i dipendenti a sostenere carichi di lavoro eccessivi. Questa situazione sta portando al collasso diversi reparti ospedalieri, con conseguente riduzione dei servizi essenziali per i cittadini. A peggiorare ulteriormente il quadro, si registra la chiusura e l’accorpamento di diversi reparti. A causa della carenza di personale, molti reparti sono stati costretti a sospendere temporaneamente le attività o ad unirsi ad altre unità operative, riducendo drasticamente la capacità dell’ospedale di rispondere alle esigenze della popolazione. Un altro grave problema è rappresentato dal mancato avvio delle procedure concorsuali per l’assunzione di nuovo personale. Nonostante la necessità pressante di nuove risorse, le procedure per l’assunzione di medici, operatori socio-sanitari, logopedisti e fisioterapisti sono bloccate, aggravando ulteriormente la già critica carenza di personale. Infine, la situazione lavorativa all’interno degli ospedali è resa ancora più difficile dalla mancanza di sicurezza sui luoghi di lavoro. Il personale sanitario è sottoposto a pressioni insostenibili, con un rischio crescente di burnout. La carenza di risorse e il sovraccarico di lavoro stanno compromettendo non solo la qualità delle cure offerte, ma anche la sicurezza e il benessere degli operatori.
Alla luce di questa situazione critica, le Organizzazioni Sindacali chiedono l’intervento immediato del Prefetto. “Questa situazione – dicono i sindacati – non può più essere ignorata. Il personale sanitario della ASL di Brindisi merita rispetto e condizioni di lavoro dignitose, mentre i cittadini hanno diritto a un servizio sanitario efficiente e sicuro”.>>

 

 

 

 

 

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