Successo per il convegno Copagri sul futuro del comparto olivicolo tenutosi a a San Michele S.no

Successo per il convegno Copagri sul futuro del comparto olivicolo tenutosi a  a San Michele S.no

 Grande partecipazione di olivicoltori al convegno organizzato da Copagri Brindisi, nella sala conferenze dell’azienda dei Fratelli Palumbo a San Michele Salentino (Br), alla presenza del sottosegretario all’agricoltura, Patrizio La Pietra. Gli agricoltori hanno seguito con grande interesse gli interventi degli esperti e dei riferimenti istituzionali intervenuti per trattare il tema “Lo sviluppo dell’olivicoltura tra il PSN e gli eco-schemi”. L’attenzione principale dei produttori è stata rivolta alle novità di un comparto che sta attraversando una fase molto complessa e delicata. Ad aprire i lavori il sindaco, Giovanni Allegrini, anche in veste di presidente della Copagri Brindisi che ha salutato i presenti e ha chiesto risposte concrete sulle problematiche che gli imprenditori olivicoli affrontano nel quotidiano, come la drammatica epidemia della Xylella. “I produttori hanno bisogno di ripartire – ha spiegato il sindaco Allegrini -. Hanno bisogno di conoscere quali sono gli aiuti della nuova PAC, le caratteristiche degli eco-schemi e il piano strategico nazionale. Grande merito va a Copagri – ha concluso – che intende confrontarsi con gli organi di governo per fare fronte comune e cogliere le occasioni del PSN e rilanciare il settore”.
Il presidente della Copagri Puglia, Michele Palermo, ha spiegato agli intervenuti i motivi per cui l’organizzazione dei produttori agricoli sta ricercando il confronto in tutta Italia con i protagonisti principali delle produzioni agricole. In Puglia, in particolare, questo percorso è stato intrapreso con gli imprenditori olivicoli che più di altri hanno bisogno di essere accompagnati e supportati nel loro lavoro.
Le novità degli eco-schemi per il comparto olivicolo sono state snocciolate da Angelo Frascarelli, presidente ISMEA che con rapidità e precisione ha spiegato ai presenti le caratteristiche fondamentali della nuova PAC soprattutto nella parte che interessa gli eco-schemi. Da questa interessante relazione ne è nato un confronto schietto con i produttori locali che hanno potuto chiarire tutti i dubbi in materia.
“Copagri ha avviato una campagna informativa incontrando direttamente gli agricoltori su tutto il territorio italiano – ha esordito il presidente nazionale Copagri, Tommaso Battista -. Lo fa per illustrare le novità della nuova PAC che parte da quest’anno e sarà attiva fino al 2027. Sono novità fondamentali che hanno stravolto il metodo di coltivazione dei fondi rustici ed è per questo motivo necessario che i produttori conoscano ogni aspetto così da essere informati sul pagamento del premio unico. La presenza del sottosegretario – continua Battista – è fondamentale per capire quali sono le prospettive e le strategie del Governo sulla produzione olivicola italiana e pugliese in particolare. Il Ministero deve essere coinvolto anche nella promozione della vendita dell’olio extravergine di oliva – ha fatto appello il presidente Copagri – poiché è ancora attuale il problema del prezzo al consumatore che non è redditizio agli olivicoltori. In questo il Ministero ci deve affiancare nel rapporto anche con la grande distribuzione”.
Nel folto pubblico erano presenti anche il vicario del Prefetto, Maria Antonietta Olivieri, il presidente della provincia di Brindisi, on. Toni Matarrelli e i rappresentanti delle forze dell’ordine. A concludere l’incontro, coordinato da Maria Cristina Solfizi, direttore Caa Caf Agri, è intervenuto il sottosegretario all’agricoltura, Patrizio La Pietra che ha ricordato di aver convocato nelle scorse settimane un tavolo dell’olivicoltura “ho lanciato l’idea di fare un piano nazionale olivicolo per rilanciare il settore – ha ricordato-. È necessario ripartire dalla Puglia perchè è la regione italiana che produce più olio a livello nazionale. La Xylella è un problema che sta mettendo in seria difficoltà l’intera produzione pugliese ed è necessario capire che interventi concretizzare. Quello che è stato fatto negli ultimi dieci anni non è servito, la quantità di terreno perso a causa della Xylella è aumentato per questo motivo credo che bisogna rivedere tutti i parametri. Le risorse economiche ci sono ma vanno spese bene. Il piano olivicolo regionale – ha concluso il sottosegretario – deve essere attuato perché è fermo da anni e non possiamo permetterci di perdere ulteriore tempo”.

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