Venerdì 1 aprile in Piazza Giovanni XXIII “Un mondo di aquiloni”
Venerdì 1 aprile alle 10.00 in Piazza Giovanni XXIII “Un mondo di aquiloni” volerà sulla cupola più alta del Salento per far conoscere e sensibilizzare la cittadinanza sull’autismo.
L’iniziativa, promossa dalla Consulta per i diritti delle persone con disabilità in collaborazione con l’Amministrazione Comunale, prevede il coinvolgimento delle studentesse e degli studenti degli Istituti scolastici cittadini.
Al centro della manifestazione, che si svolgerà in contemporanea all’evento promosso a Brindisi dall’Istituto Comprensivo Casale, ci saranno proprio bambine, bambini, ragazze e ragazzi che testimonieranno, anche grazie alla lettura di brani sul tema, il cammino per la piena inclusione dei bambini con autismo.
Alla manifestazione interverrà il Sindaco Antonello Denuzzo.
“Con il presidente Massimiliano Itta – spiega l’Assessora ai Servizi Sociali Maria Passaro – abbiamo voluto promuovere un momento di sensibilizzazione sull’autismo. È importante continuare a lavorare per l’inclusione proseguendo con quanto già fatto con Città Smart in Blue il progetto cui abbiamo aderito finalizzato ad agevolare lo svolgimento delle attività quotidiane alle persone con autismo.”
“Un mondo di aquiloni” si inserisce nelle iniziative di sensibilizzazione promosse nell’ambito della Giornata Mondiale della Consapevolezza dell’Autismo che si celebra ogni anno il 2 aprile.
I disturbi dello spettro autistico sono caratterizzati da una compromissione qualitativa nelle aree dell’interazione sociale e della comunicazione, e da modelli ripetitivi e stereotipati di comportamento, interessi e attività. I sintomi e la loro severità possono manifestarsi in modo differente da persona a persona, conseguentemente i bisogni specifici e la necessità di sostegno sono variabili e possono mutare nel tempo.
In Italia, secondo i dati dell’Osservatorio Nazionale per il monitoraggio dei disturbi dello spettro autistico, 1 bambino su 77 (età 7-9 anni) presenta un disturbo dello spettro autistico con una prevalenza maggiore nei maschi, che sono colpiti 4,4 volte in più rispetto alle femmine.